2.NEW SKILLS

Formazione e Nuovi Lavori

I lavori del futuro, quelli che uniscono rispetto per l’ambiente, digitalizzazione, circolarità e assistenza, saranno sempre più richiesti. Quali competenze dovranno essere sviluppate per allineare domanda e offerta di lavoro? Come possono gli apparati educativi essere maggiormente efficaci nel formare i giovani alle nuove competenze?

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REPORT TAVOLI

Il futuro del lavoro è legato a doppio filo con lo sviluppo tecnologico e digitale. Nei prossimi anni, assisteremo a uno sviluppo esponenziale dei lavori legati alle tecnologie emergenti, all’intelligenza artificiale, alle nanotecnologie e all’innovazione scientifica. Allo stesso tempo, si presenterà un crescente disallineamento tra domanda e offerta di competenze - uno skill mismatch che gli under35 dimostrano di conoscere bene già oggi - che avrà effetti negativi sulla capacità di introdurre reali innovazioni all’interno del settore produttivo piemontese.

La digitalizzazione e l’interconnessione, unitamente all’uscita delle vecchie generazioni dal mondo del lavoro, cambieranno drasticamente gli attuali modelli lavorativi, con ripercussioni sulle strutture organizzative e le forme di impiego dei singoli lavoratori. Di qui, l’esigenza di predisporre una Regione aperta al cambiamento e all’innovazione, capace di investire fondi, energie e risorse

per favorire lo sviluppo di percorsi formativi che rispondano efficacemente alle esigenze del mercato del lavoro. Come? Affiancandosi all’Università e ai Centri di ricerca, ma ancor prima a ITIS e percorsi PCTO. Le tendenze occupazionali da qui fino al 2030 evidenziano da un lato l’importanza delle soft skills, competenze fondamentali per garantire la resilienza dell’occupazione rispetto all’evoluzione frenetica del mondo del lavoro e dall’altro della interdisciplinarietà. La vera sfida della Regione consisterà nel progettare modalità di intervento innovative che consentano di intercettare, rinforzare e certificare percorsi di formazione e istruzione efficaci, che tengano realmente in considerazione i processi trasformativi del mercato del lavoro. Per farlo, è necessario investire nella nascita di nuove competenze, costruendo una next generation capace di rilanciare nuovamente la produttività e la competitività regionale.

SONDAGGI

Al momento il sistema di formazione disponibile nella Regione Piemonte è in grado di formare persone in grado di inserirsi efficacemente nel mercato del lavoro

Quanto sei d’accordo con questa affermazione in una scala che va da 1 (per nulla d’accordo) a 5 (completamente d’accordo)?

11,3%

24,1%

29,3%

21,1%

14,3%

1

2

3

4

5

Quali sono le competenze che i giovani piemontesi devono sviluppare? (Anche più di una)

ACoscienza ambientale

68,4%

68,4%

BPensiero critico

66,3%

66,3%

CSoluzione di problemi complessi

48,6%

48,6%

DUso di tecnologie

48,3%

48,3%

EApprendimento attivo

46,1%

46,1%

FPensiero analitico

33,1%

33,1%

GResilienza

30,0%

30,0%

HLeadership

25,7%

25,7%

Da 1 a 5, quanto percepisci che in Piemonte ci sia un problema con l’orientamento alle professioni del futuro?

1,2%

9,7%

37,8%

35,3%

15,9%

1

2

3

4

5

Come si potrebbe allineare domanda e offerta di lavoro?

AMaggiore comunicazione tra scuola (superiore, università, ecc.) e mondo del lavoro

64,6%

64,6%

BMigliori corsi di formazione (ICT, corsi professionalizzanti, ecc.)

13,0%

13,0%

CNuove piattaforme collaborative

11,8%

11,8%

DNuovi percorsi formativi

10,6%

10,6%

Sviluppo Responsabile.
Dall’individuo al Sistema

Industriale, agroalimentare e tessile sono i principali rami produttivi del Piemonte, ma sono tra i settori a più alto impatto ambientale. Come dev’essere riformato il sistema produttivo? Quanto è disposto il singolo individuo a cambiare le proprie abitudini in un’ottica più sostenibile?

Connessioni.
Integrazione delle Marginalità

Quanto influiscono collegamenti e connessioni territoriali sulla qualità della vita dei giovani piemontesi? Come potranno le infrastrutture del domani essere implementate e ampliate per permettere ai giovani di poter investire nella propria area e provincia di provenienza?

Benessere.
Nuova vivibilità

La situazione giovanile piemontese ha bisogno di importanti investimenti. Come migliorare la qualità della vita dei giovani piemontesi? In che modo la Regione può aumentare l’accesso alle risorse, a prescindere dalla collocazione geografica o dalla provenienza sociale dei giovani?

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